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Il DDL Ecoreati è diventato legge: tutti i dettagli della normativa

lentepubblica.it • 21 Maggio 2015

fiscalita ambientaleLa nuova normativa sugli “ecoreati” ha introdotto cinque nuovi delitti, nel codice penale, contro l’ambiente: inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, impedimento del controllo e omessa bonifica.

 

 

INQUINAMENTO AMBIENTALE

 

Il nuovo articolo 452-bis del codice penale punisce l’inquinamento ambientale con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 10.000 a 100.000 euro chiunque abusivamente cagioni una compromissione o un deterioramento “significativi e misurabile” dello stato preesistente delle acque, dell’aria, del suolo o del sottosuolo ecc.

 

Introdotte inoltre alcune aggravanti: reclusione da 2 anni e 6 mesi a 7 anni se dall’inquinamento ambientale derivi ad una persona una lesione personale; reclusione da 3 a 8 anni se ne derivi una lesione grave; reclusione da 4 a 9 anni se ne derivi una lesione gravissima reclusione da 5 a 12 anni in caso di morte della persona. Ove gli eventi lesivi derivati dal reato siamo plurimi e a carico di più persone si applica la pena che dovrebbe infliggersi per il reato più grave aumentata fino al triplo, fermo restando tuttavia il limite di 20 anni di reclusione.

 

 

DISASTRO AMBIENTALE

 

Questo reato viene’ punito con una pena che prevede la reclusione da 5 a 15 anni. Riguarda un’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema, ed è aggravato ove commesso in un’area protetta o sottoposta a vincolo o in danno di specie animali o vegetali protette.

 

 

TRAFFICO E ABBANDONO MATERIALI AD ALTA RADIOATTIVITA’

 

L’art. 452-sexies punisce con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro il reato di pericolo di traffico e abbandono di materiali ad alta radioattività.

 

 

IMPEDIMENTO DEL CONTROLLO

 

Punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni l’impedimento del controllo ambientale, negando o ostacolando l’accesso ai luoghi, o cambiando in modo artificioso il loro stato. Il delitto di inquinamento ambientale e quello di disastro ambientale commessi per colpa e non per dolo sono puniti con pene ridotte fino ad un massimo di due terzi . Una ulteriore diminuzione di un terzo della pena è prevista per il delitto colposo di pericolo per l’ambiente.

 

 

ASSOCIAZIONI CONTRO L’AMBIENTE

 

Sono previste specifiche aggravanti nel caso di commissione in forma associativa dei nuovi delitti contro l’ambiente.

 

 

RAVVEDIMENTO OPEROSO

 

Diminuzione di pena dalla metà a due terzi per chi si impegna a evitare che l’attività illecita sia portata a conseguenze ulteriori o provvede alla messa in sicurezza, bonifica e, ove possibile, al ripristino dello stato dei luoghi, “prima che sia dichiarata l’apertura del dibattimento di primo grado”. Diminuzione della pena da un terzo alla metà per chi collabora concretamente con le autorità per ricostruire i fatti illeciti.

 

 

CONFISCA

 

L’autorità giudiziaria ha l’obbligo di confiscare i prodotti o i profitti del reato o che sono servite a commetterlo. La confisca non è prevista se i beni appartengono a terzi estranei al reato. Quando non è possibile confiscare i beni, il giudice procede con la confisca per equivalente.

 

 

ILLECITI AMMINISTRATIVI

 

Per le violazioni che non hanno provocato, danno e pericolo alle risorse ambientali, urbanistiche o paesaggistiche protette è previsto un procedimento per l’estinzione delle contravvenzioni attraverso apposite prescrizioni e attraverso il pagamento di una somma di denaro.

Fonte: CGIA Mestre
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